Mito del multitasking perché non funziona davvero
Molti credono nel mito del multitasking, pensando di poter fare più cose contemporaneamente con la stessa efficienza, ma in realtà il cervello umano non è progettato per gestire più compiti complessi simultaneamente.
Quando sembra che “multitaskiamo,” ciò che il cervello fa realmente è passare rapidamente da un compito all’altro, un processo noto come task-switching. Questo però richiede energia mentale e comporta costi in termini di efficienza e accuratezza.
Perché il multitasking non funziona?
- Divisione dell’attenzione:
Ogni compito che eseguiamo richiede una certa quantità di attenzione. Quando proviamo a fare due cose contemporaneamente, la nostra attenzione si divide e il cervello è costretto a dedicare meno risorse a ciascun compito, riducendo la qualità del lavoro svolto. - Interferenza cognitiva:
Il passaggio rapido tra attività può causare confusione o errori. Ad esempio, scrivere un’email mentre si partecipa a una riunione spesso porta a perdere dettagli importanti. - Costi cognitivi:
Passare da un compito all’altro comporta un “costo di cambio,” ossia il tempo e l’energia necessari per reindirizzare l’attenzione. Più i compiti sono complessi, maggiore è il costo.
Esempi del multitasking inefficiente
- Lavorare e rispondere ai messaggi: Ogni volta che interrompi un’attività per rispondere a un messaggio, il cervello impiega tempo per riprendere il filo del lavoro precedente. Questo rallenta la produttività generale.
- Guidare e usare il telefono: È stato dimostrato che anche il solo parlare al telefono riduce drasticamente la concentrazione durante la guida, aumentando il rischio di incidenti.
Il multitasking efficace esiste?
Esiste, ma solo in alcuni casi:
- Compiti automatici: Il cervello può combinare compiti semplici e automatici (come camminare e ascoltare musica), perché questi richiedono poche risorse cognitive.
- Attività complementari: È possibile svolgere attività che non interferiscono tra loro, ad esempio cucinare mentre si ascolta un podcast.
Come lavorare meglio senza multitasking?
- Focalizzati su un compito alla volta: Usa tecniche come il Pomodoro (25 minuti di lavoro concentrato seguiti da una pausa breve) per ottimizzare la concentrazione.
- Rimuovi le distrazioni: Disattiva notifiche e chiudi schede o app non necessarie.
- Prioritizza i compiti: Lavora prima su ciò che è più importante o urgente.
- Pianifica il tempo per le interruzioni: Dedica momenti specifici per rispondere a email o messaggi.
Il multitasking è un’illusione che spesso ci fa sentire produttivi, ma in realtà compromette la qualità e l’efficienza del nostro lavoro. Concentrarsi su un’attività alla volta può sembrare meno “veloce,” ma garantisce risultati migliori e riduce lo stress mentale.